San Pancrazio Martire

San Pancrazio Martire

Autore: Ignoto cartapestaio salentino del XIX sec.
Titolo: San Pancrazio Martire
Comune: SAN PANCRAZIO SALENTINO (BR)
Luogo: San Pancrazio Salentino (BR), chiesa Madre dei Santi Pancrazio e Francesco d’Assisi, altare del transetto sinistro
Diocesi: Brindisi-Ostuni
Datazione: Metà del XIX sec.?
Restauri: 1981, Antonio Malecore
Caratteristiche: Cartapesta e terracotta policrome; 127x70x37 cm
Iscrizioni: REST/ DITTA A. MALECORE / LECCE 1981 (a destra sulla base)

Notizie storico-artistiche

È proprio San Pancrazio (289-304), originario di Sinnada, città della Frigia in Asia Minore, martirizzato per decapitazione a soli 14 anni a Roma sulla via Aurelia, sotto l’imperatore Diocleziano, ad aver dato origine al nome del comune più a sud della provincia brindisina.
Sul sito dove sorge oggi il paese, secondo alcuni nel punto in cui insiste oggi la chiesa di Sant’Antonio da Padova, esisteva infatti una chiesetta dedicata al santo – «venerabilem ecclesiam S. Pancratii» – menzionata in un atto di donazione del 1063 all’arcivescovo di Brindisi ed eretta probabilmente per volontà dei monaci basiliani. Chiesa intorno alla quale sorse un casale, forse fondato già nel X secolo, destinato a diventare l’odierno Comune, sul quale quindi il protettorato di Pancrazio risulta essere ‘connaturato’. È anzi credenza diffusa che il martire sia transitato per queste terre nel suo viaggio dalla Frigia a Roma.
A San Pancrazio, ma anche a San Francesco d’Assisi, è dedicata la chiesa Matrice del paese, ricostruita in forme neoclassiche tra il 1860 e il 1872, in sostituzione della precedente parrocchiale, più piccola e pericolante (da cui proviene una campana datata 1619). Nel transetto dell’edificio trovano spazio i due sontuosi altari dedicati ai santi dedicatari, quello di San Francesco d’Assisi a destra, quello di San Pancrazio a sinistra (cfr. Nitti 1998, pp. 31-32 figg. 5-6).
La festa patronale si celebra ogni anno l’11 e il 12 maggio ed è organizzata dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con l’Associazione Santi Pancrazio e Francesco d’Assisi.
In quei giorni nel paese, addobbato con le tipiche luminarie disposte in prospettiva lungo il corso e con fiocchi e nastri di colore rosso, simbolo religioso del martirio, si susseguono diversi momenti religiosi e civili, tra cui la tragedia sulla vita di Pancrazio, a cura della compagnia teatrale ‘La Civetta’, i concerti bandistici sulla cassa armonica allestita in piazza Umberto I, le esibizioni di gruppi musicali e folcloristici.
La processione col simulacro del santo si svolge l’11 maggio, giorno della Vigilia. La statua viene per l’occasione ‘vestita a festa’, e cioè l’aureola, la palma e il Vangelo ‘feriali’ vengono sostituiti con i corrispondenti oggetti in argento, durante l’anno scrupolosamente custoditi. Nel tardo pomeriggio il simulacro e le reliquie del martire percorrono le principali strade del paese seguiti dai fedeli, mentre diversi bengala vengono fatti brillare per illuminare lo spazio circostante.
Al rientro in piazza della statua, un coro di voci bianche intona l’inno al Protettore e, alla presenza del parroco, il sindaco pronuncia il suo solenne discorso, consegnando a San Pancrazio le chiavi della città. Dopodiché la serata continua con la suggestiva accensione a ritmo di musica delle luminarie.
Nella giornata del 12 maggio vengono celebrate in chiesa Madre diverse messe e, dopo altre esibizioni di artisti e concerti bandistici, la serata si chiude con degli spettacolari fuochi pirotecnici.
Purtroppo non sono state ancora rintracciate notizie né sull’autore né sul periodo di esecuzione della statua in cartapesta di San Pancrazio, custodita sull’altare della Matrice a lui dedicato prima menzionato. Si tratta comunque di un’opera di buona fattura, le cui dimensioni contenute (130 cm ca. di altezza) vogliono evocare quelle del quattordicenne martire cristiano. Così come il viso morbido e delicato del santo, il cui sguardo è incorniciato da sopracciglia sottili, sembra rifarsi all’impressione ricevuta da Diocleziano nel momento in cui fu chiamato a giudicare il ragazzo; secondo alcune fonti, infatti, l’imperatore fu particolarmente sorpreso dall’avvenenza giovanile e dalla bellezza di Pancrazio. Ma la maestria dell’ignoto artefice si dispiega soprattutto nella conduzione plastica degli abiti e nella ricercatezza dei relativi dettagli decorativi.
Il santo veste una corta tunica color verde scuro, fermata in vita da una svolazzante cintura, dalle cui maniche spunta una camicia azzurra bordata d’oro. Copre le gambe della figura, fino al ginocchio, un pantalone dello stesso colore della tunica, mentre un mantello rosso acceso, scendendo dalla spalla sinistra, si attorce intorno al corrispondente braccio in un ricercato e ben condotto gioco di pieghe ‘cartacee’. I sandali ‘alla romana’, di color marrone, sono dipinti direttamente sull’incarnato. Ricchissima è la decorazione della tunica, che simula un tessuto damascato, dei pantaloni e del mantello, dove abbandono motivi fitomorfi e geometrici e orli dorati; aspetto che permette di inquadrare la tipologia decorativa della statua nella categoria denominata ‘trionfo’ (per la quale vedi S.P. Polito, La cartapesta sacra a Manduria (secc. XVIII-XX), Manduria 2002, p. 50).
Tutti questi elementi, al pari dei tratti somatici della figura, vicini a quelli di altre statue salentine, inducono a ricondurre l’opera, più che a un generico ‘ambito meridionale’ o alla scuola napoletana, a cui in passato è stata avvicinata – cfr. rispettivamente Polito 1998; Nitti 1998, p. 46: «presenta caratteri stilistici costruttivi di chiara scuola napoletana» – a qualche qualificata bottega attiva nel Salento (a Lecce?) intorno alla metà del XIX secolo. Si potrebbe infatti ipotizzare una commissione della statua – finora riferita ai sec. XVIII-XIX (Nitti 1998, p. 46) o solo all’Ottocento (Polito 1998) – in prossimità dei lavori di ricostruzione della Matrice, il cui progetto fu presentato dall’ingegnere Giuseppe Magliola, proprio di Lecce, nel 1860 ma dopo essergli stato affidato dal Consiglio Comunale il 15 ottobre 1850 (cfr. Nitti 1998, p. 27).
La notizia riportata da Antonio Nitti, secondo la quale la statua sarebbe stata originariamente collocata nella chiesa di Sant’Antonio, sembra infatti dipendere dall’ipotesi di identificazione, sostenuta dallo studioso, della chiesa medievale dedicata a San Pancrazio con l’attuale l’edificio sacro intitolato al santo di Padova, che sarebbe stato riedificato nel XVI secolo sullo stesso sito (vedi Nitti 1998, pp. 46, 61).

Bibliografia
  • A. Nitti, Statuaria in cartapesta nelle chiese di S. Pancrazio Salentino, Manduria 1998, in part. pp. 16 fig., 46, 47 fig. 14.
  • ICCD, scheda OA P-16/00191724, manifattura Italia meridionale, XIX sec., S.P. Polito 1998.
Galleria
Ignoto cartapestaio salentino del XIX sec., San Pancrazio martire, metà del XIX sec.? San Pancrazio Salentino (BR), chiesa Madre dei Santi Pancrazio e Francesco d’Assisi (foto Eupremio Spinelli)
Ignoto cartapestaio salentino del XIX sec., San Pancrazio martire, metà del XIX sec.? San Pancrazio Salentino (BR), chiesa Madre dei Santi Pancrazio e Francesco d’Assisi (foto Eupremio Spinelli)
Ignoto cartapestaio salentino del XIX sec., San Pancrazio martire, metà del XIX sec.?, part. San Pancrazio Salentino (BR), chiesa Madre dei Santi Pancrazio e Francesco d’Assisi
Ignoto cartapestaio salentino del XIX sec., San Pancrazio martire, metà del XIX sec.?, part. San Pancrazio Salentino (BR), chiesa Madre dei Santi Pancrazio e Francesco d’Assisi
San Pancrazio Salentino (BR), festa patronale 2018, uscita dalla Matrice della processione col simulacro di San Pancrazio preceduto dal parroco con la reliquia del santo (foto Eupremio Spinelli)
San Pancrazio Salentino (BR), festa patronale 2018, uscita dalla Matrice della processione col simulacro di San Pancrazio preceduto dal parroco con la reliquia del santo (foto Eupremio Spinelli)
San Pancrazio Salentino (BR), festa patronale 2018, un momento della processione col simulacro di San Pancrazio in piazza Umberto I (foto Eupremio Spinelli)
San Pancrazio Salentino (BR), festa patronale 2018, un momento della processione col simulacro di San Pancrazio in piazza Umberto I (foto Eupremio Spinelli)
San Pancrazio Salentino (BR), festa patronale 2019, il sindaco consegna le chiavi della città a San Pancrazio (foto Eupremio Spinelli)
San Pancrazio Salentino (BR), festa patronale 2019, il sindaco consegna le chiavi della città a San Pancrazio (foto Eupremio Spinelli)
San Pancrazio Salentino (BR), festa patronale 2018, spettacolo pirotecnico (foto Eupremio Spinelli)
San Pancrazio Salentino (BR), festa patronale 2018, spettacolo pirotecnico (foto Eupremio Spinelli)
Manifesto dei festeggiamenti patronali 2023 a San Pancrazio Salentino (BR)
Manifesto dei festeggiamenti patronali 2023 a San Pancrazio Salentino (BR)