Misteri di Vico del Gargano

Misteri di Vico del Gargano

Autore: Ignoto cartapestaio salentino del XX sec. (Arturo De Vitis?)
Titolo: Cristo nell’orto degli Ulivi / Cristo alla colonna / Ecce Homo / Cristo portacroce
Comune: VICO DEL GARGANO (FG)
Luogo: Vico del Gargano (FG), chiesa del Carmine, confraternita dei Carmelitani Scalzi
Diocesi:
Datazione: 1930
Restauri:
Caratteristiche: Cartapesta policroma
Iscrizioni:

Notizie storico-artistiche

I quattro simulacri in cartapesta sono tra i protagonisti dell’intenso Venerdì Santo di Vico, giorno della Settimana Santa in cui tutti i cittadini del comune garganico sono emotivamente coinvolti, in un’atmosfera che è anche di gioia spirituale, nelle tre fasi che scandiscono un ‘meccanismo’ rituale immutato da secoli.
La prima di queste fasi è la processione mattutina detta popolarmente ‘delle Madonne’, la quale vede impegnate le cinque confraternite vichesi in altrettante, distinte processioni penitenziali. È esclusa invece da questa espressione iniziale di fede del Venerdì Santo la partecipazione del clero locale, a causa di un divieto imposto dal vescovo di Manfredonia-Vieste agli inizi degli anni ’50 del Novecento (inizialmente orientato ad abolire le processioni del mattino, a causa della presenza al tempo di canti di «ubriachi» e di altre manifestazioni blasfeme che lo avevano indotto anche a richiedere l’intervento dei carabinieri, l’alto prelato fu poi costretto a ritornare sui suoi passi a seguito di una sorta di ‘rivolta popolare’).
Poco dopo l’alba ciascuna confraternita parte dalla propria chiesa, in un corteo autonomo, per la visita dei ‘Sepolcri’ delle undici chiese di Vico. I confratelli recano in processione i propri simulacri dell’Addolorata e del Cristo Morto, quest’ultimo adagiato sulla secola, una specie di barella; per la circostanza vestono l’abito bianco e hanno il capo coperto da un grande fazzoletto bianco, trattenuto da degli arbusti intrecciati che ricordano la corona di spine. È possibile distinguere gli associati ad ogni confraternita per il diverso cingolo indossato; fanno eccezione i confratelli della Confraternita dei Carmelitani Scalzi i quali vestono la tradizionale divisa: camice marrone, cingolo bianco e mozzetta bianca con una cometa dorata sul lato sinistro.
Per tradizione la prima a cominciare la propria processione è la Confraternita della Morte ed Orazione (chiesa del Purgatorio), seguono, a breve intervallo di tempo, quelle del Santissimo Sacramento (chiesa di San Nicola), dei Cinturati di Sant’Agostino e Santa Monica (chiesa di San Giuseppe), di San Pietro (chiesa della Misericordia) e infine dei Carmelitani Scalzi (chiesa del Carmine).
È proprio quest’ultima, fondata nel 1902 ma riconosciuta dall’Arcivescovo solo nel 1925 – anche se secondo i confratelli era già in funzione, senza autorizzazione canonica, nel 1865 – a far precedere la processione dalle quattro statue dei Misteri, seguite dal Cristo morto e dall’immancabile Addolorata; la Confraternita di San Pietro è invece l’unica che porta in corteo solo il simulacro mariano.
Ciascuno dei cinque cortei vichesi è introdotto da tre bambini di cui quello al centro porta la croce penitenziale coi simboli della Passione; seguono due file di fanciulli tenuti in riga dal mazziere, poi i confratelli che intonano il Salmo 50 del Miserere, infine, a chiusura della processione, il Cristo Morto e l’Addolorata. A rendere particolare e unico questo insieme di processioni è proprio il mesto canto polivocale del Miserere, espressione tipica della ritualità di stampo popolare legata alla Passione, tenacemente preservata e tramandata oralmente dai vichesi e oggetto di diversi studi etnomusicologici; canto che raggiunge toni molto acuti, quasi urlati, tramutandosi in una sorta di sfida vocale, soprattutto quando uno dei cortei processionali ne incrocia un altro.
La processione ‘delle Madonne’ si conclude con la visita al ‘Sepolcro’ della chiesa di Santa Maria degli Angeli del convento dei Cappuccini, dove confluiscono e talvolta – a seconda dei rispettivi tempi processionali – si riuniscono tutti o parte dei cinque cortei confraternali. Dopo l’omaggio a Gesù sacramentato da parte di ogni confraternita, tutte le statue vengono poggiate nello slargo davanti la chiesa – qui, in passato, ai confratelli veniva offerto dai frati per ristoro un bicchiere di vino rosso – dopodiché, in tarda mattinata, ogni gruppo confraternale rientra nella propria chiesa intonando in forma polivocale l’inno Pange lingua gloriosi e il canto Tantum ergo Sacramentum.
Commissionati nel 1930, un lustro dopo il riconoscimento ufficiale della Confraternita dei Carmelitani Scalzi, come registrato nei verbali della stessa, i quattro simulacri della Passione di Cristo qui schedati, anche se vistosamente ricoperti da uno spesso strato di ridipintura, richiamano nel loro aspetto stilistico e formale i motivi tipici della statuaria cartacea leccese otto-novecentesca. Le loro forme ‘energiche’, non sempre anatomicamente corrette, le espressioni edulcorate e pietose dei visi, la loro conduzione plastica ‘sintetica’, sembrano infatti evocare la convenzionale e ripetitiva produzione statuaria di Luigi Guacci e del suo stabilimento; maestro e relativa ‘scuola’ a cui le quattro opere sono tradizionalmente riferite. Eppure un confronto forse più pertinente potrebbe essere fatto con gli analoghi Misteri eseguiti, in anni non lontani dal 1930, da Arturo De Vitis (1872-1937) per le città di Sava (1914) e di Erchie (1920; cfr. le relative SCHEDE); simulacri in entrambi i casi modellati in misure contenute, alla stregua di quanto verificabile a Vico (utile potrebbe essere il paragone plastico-formale tra l’Ecce Homo vichese e quello di Erchie). Anche se solo un filologico intervento di restauro, che ne elimini le più vistose e incoerenti ridipinture, potrà aiutare a definire meglio l’autografia dei quattro preziosi e venerati oggetti garganici.

Bibliografia
  • F. Di Palo, Stabat Mater dolorosa. La Settimana Santa in Puglia: ritualità drammatica e penitenziale, Schena, Fasano 1992, pp. 175-184.
  • S. Villani, Le voci delle confraternite di Vico del Gargano, Grenzi editore, Foggia 2002.
  • Vico del Gargano, in Settimana Santa in Puglia, a cura dell’Associazione Culturale OPERA, Editrice L’immagine, Molfetta 2010, pp. 113-119.
  • M. Tortorella, Evviva la Croce. Venerdì Santo a Vico del Gargano, Tipografia Lauriola, Vico del Gargano 2016.
  • Vico del Gargano, città di San Valentino. Guida al territorio. San Menaio, Calenella, Foresta Umbra, Esseditrice, San Severo 2017 pp. 46-50.
  • P. D’Apolito-F. Pupillo-F.A.P. Saggese, La Settimana Santa di Vico del Gargano. Il racconto, l’approfondimento e le immagini attraverso le sue confraternite, L’Immagine, Bari 2021.
Sitografia
Galleria
Ignoto cartapestaio salentino del XX sec. (Arturo De Vitis?), Cristo nell’orto degli Ulivi, 1930. Vico del Gargano (FG), chiesa del Carmine
Ignoto cartapestaio salentino del XX sec. (Arturo De Vitis?), Cristo nell’orto degli Ulivi, 1930. Vico del Gargano (FG), chiesa del Carmine
Ignoto cartapestaio salentino del XX sec. (Arturo De Vitis?), Ecce Homo, 1930. Vico del Gargano (FG), chiesa del Carmine
Ignoto cartapestaio salentino del XX sec. (Arturo De Vitis?), Ecce Homo, 1930. Vico del Gargano (FG), chiesa del Carmine
Ignoto cartapestaio salentino del XX sec. (Arturo De Vitis?), Cristo alla colonna, 1930. Vico del Gargano (FG), chiesa del Carmine
Ignoto cartapestaio salentino del XX sec. (Arturo De Vitis?), Cristo alla colonna, 1930. Vico del Gargano (FG), chiesa del Carmine
Ignoto cartapestaio salentino del XX sec. (Arturo De Vitis?), Cristo portacroce, 1930. Vico del Gargano (FG), chiesa del Carmine
Ignoto cartapestaio salentino del XX sec. (Arturo De Vitis?), Cristo portacroce, 1930. Vico del Gargano (FG), chiesa del Carmine
Vico del Gargano (FG), processione dei Misteri per le vie del paese
Vico del Gargano (FG), processione dei Misteri per le vie del paese
Vico del Gargano (FG), sosta della processione dei Misteri sul piazzale antistante la chiesa cappuccina di Santa Maria degli Angeli
Vico del Gargano (FG), sosta della processione dei Misteri sul piazzale antistante la chiesa cappuccina di Santa Maria degli Angeli
Vico del Gargano (FG), processione dei Misteri, i confratelli della confraternita dei Carmelitani Scalzi intonano il Miserere
Vico del Gargano (FG), processione dei Misteri, i confratelli della confraternita dei Carmelitani Scalzi intonano il Miserere
Vico del Gargano (FG), processione dei Misteri, primi anni Trenta del XX sec.
Vico del Gargano (FG), processione dei Misteri, primi anni Trenta del XX sec.
Processione della mattina del Venerdì Santo, detta ‘delle Madonne’, 2012