Misteri di Bitritto

Misteri di Bitritto

Autore: Salvatore Bruno, Raffaele Caretta, Ignoto cartapestaio pugliese dei sec. XIX-XX, Giuseppe Manzo
Titolo: Il bacio di Giuda / La Cattura / L’imposizione della Croce / La Veronica / La Maddalena / Gesù incontra la Madre / Gesù incontra le pie donne / Gesù cade per la seconda volta / Gesù cade per la terza volta / San Longino / Crocefissione e dolenti / Discesa dalla croce / Pietà / La Deposizione
Comune: BITRITTO (BA)
Luogo: Bitritto (BA), collezioni private, sedi varie
Diocesi: Bari-Bitonto
Datazione: 1920 (Gesù incontra la Madre); 1922 (Pietà); 1925 (La Veronica; La Maddalena); 1926 (Crocefissione e dolenti); 1930 (Bacio di Giuda; La Cattura; L’imposizione della Croce; Gesù incontra le pie donne; Gesù cade per la seconda volta; Gesù cade per la terza volta; San Longino; Discesa dalla croce; La Deposizione)
Restauri:
Caratteristiche: Cartapesta policroma, gesso, terracotta, legno
Iscrizioni:

Notizie storico-artistiche

I riti della Settimana Santa di Bitritto (BA), aperti dalla processione dell’Addolorata del Venerdì di Passione antecedente la Domenica delle Palme, si concludono la sera del Venerdì Santo con la processione dei Misteri.
Il corteo parte intorno alle ore 18, dopo la celebrazione della messa ‘In Coena Domini’, da Piazza Moro, dove si radunano tutte le statue che compongono il rito. Come in altre città dell’hinterland e in alcuni quartieri di Bari (Palese, Ceglie del Campo, Carbonara, Valenzano, ecc.), anche a Bitritto i simulacri dei Misteri sono di proprietà di famiglie del luogo che provvedono a conservarli in casa o in appositi locali per tutto l’anno. Fanno eccezione le statue dell’Addolorata e di Gesù Morto, entrambe custodite nella chiesa di Santa Maria di Costantinopoli e di proprietà delle due confraternite che ivi hanno sede ossia, rispettivamente, la Confraternita di Maria SS. di Costantinopoli, eretta nel 1660, e la Confraternita del SS. Sacramento, eretta nel 1556. Ed è proprio l’arrivo di questi ultimi due simulacri dalla vicina chiesa mariana, i quali chiudono il corteo, a permettere l’avvio della processione dei Misteri.
In passato, come avveniva in altre città pugliesi, il rito era caratterizzato dalla partecipazione di uomini con grossi ceri, diversi figuranti (principalmente bambini) che impersonavano i protagonisti della Passione e ragazze vestite di nero che, con anche il capo e parte del viso coperti da un velo, scortavano ai quattro angoli ogni Mistero (GRANDOLFO 1995, p. 110).
Oggi le donne velate di nero scortano solo il Cristo Morto – portato dai confratelli della Confraternita del SS. Sacramento – e recano invece a spalla l’Addolorata, che è accompagnata dai membri della Confraternita di Maria SS. di Costantinopoli. I portatori di tutti gli altri Misteri sono uomini in abito nero, camicia bianca e cravatta nera, designati dai proprietari delle statue. In coda alla processione un sacerdote, scortato da un confratello del SS.mo Sacramento che regge un ombrello processionale, ostende una reliquia della Croce di Cristo autenticata da una convalida del 1801 sottoscritta dal cardinale Giulio Maria de Somalia. In passato questa reliquia, racchiusa in un prezioso reliquiario, era protagonista di una processione eucaristico-penitenziale curata dalla chiesa del Purgatorio che si teneva la sera sempre del Venerdì Santo ed era seguita, anche in questo caso, da centinaia di donne a capo coperto e vestite di scuro (GRANDOLFO 1995, pp. 123-124).
Percorse le principali vie del paese e tornati a Piazza Moro, i Misteri, ricevuta la benedizione con il Legno Santo, rientrano nelle loro sedi abituali.
Non sono stati ancora rintracciati dati certi sull’origine della processione di Bitritto, ma è ragionevole pensare, sulla base di simili realtà pugliesi, che alle immagini più antiche che componevano un rito simile fino ai primi due decenni del Novecento – evidentemente il consueto duo del Cristo morto e dell’Addolorata – forse anche per emulare e competere con quanto stava già avvenendo nei centri limitrofi (es. Valenzano, Ceglie del Campo), alcune famiglie locali decisero di aggiungere i primi gruppi dei Misteri.
A partire dal 1920, con L’incontro di Cristo con la Madre di Raffaele Caretta, e poi in maniera costante per il corso di tutto quel terzo decennio del secolo, con un notevole picco nel 1930, furono commissionate alle più rinomate botteghe leccesi ben quattrodici statue processionali. Cinque appunto a Caretta: Gesù incontra la Madre (1920), La Veronica (1925), La Maddalena (1925), San Longino e La discesa dalla croce (1930); ben sette a Giuseppe Manzo, tutte nel 1930: Il bacio di Giuda, La Cattura, L’imposizione della croce, Gesù incontra le pie donne, Gesù cade per la seconda volta, Gesù cade per la terza volta, La Deposizione; la Crocefissione e dolenti (1926), sempre a Caretta ma in collaborazione con Salvatore Bruno, in quegli anni ancora a Lecce; a un ignoto cartapestaio, forse sempre leccese ma che non sembra essere Bruno, come finora ipotizzato, la Pietà (1922).
Tutte le statue di Manzo e Caretta palesano il consueto e riconoscibile repertorio di fisionomie, gesti, maestrevole costruzione dei panneggi, bordature con decori dorati (vedi ad es. la Maddalena), espressioni meste e intense, che tanto e vasto successo garantirono alle botteghe dei due maestri, di cui uno discese dall’altro (Caretta, ricordiamolo, fu dapprima discepolo e poi, fino al 1895, capo-giovane del laboratorio di Manzo). D’altronde sono proprio le fisionomie così riconoscibili di Caretta a permettere di assegnargli, nel gruppo della Crocefissione e dolenti, un ruolo ‘maggioritario’ nelle figure della Maddalena, del San Giovanni e del Cristo, e di assegnare invece alla mano del più giovane Bruno, e ai suoi modi evocanti quelli del suo maestro Achille De Lucrezi o dello stesso Manzo, la statua della Vergine.
Un linguaggio formale, quello dei celebri cartapestai leccesi, di facile presa emotiva e fortemente didascalico, di certo molto apprezzato anche dai bitrittesi, che non a caso chiesero ancora nel 1932 un’altra statua a Manzo, il San Giovanni, e nel 1942 un’altra anche a Caretta, il San Pietro; figure isolate che riproponevano nuovamente le formule tipiche e più volte usate dai due, non sempre però, come dimostra il San Pietro, dagli esiti felici e convincenti.
Seguì un lungo periodo di stasi, d’altronde all’inizio inevitabile vista la guerra, in cui non furono commissionate nuove statue e quando negli anni Settanta vennero richiesti tre nuovi Misteri – l’Ecce Homo (1971), il Cristo nell’orto e Gesù è spogliato delle vesti (1974) – fu ‘naturale’ ricorrere a Bruno che, trasferitosi a Bari, era comunque rimasto fedele al linguaggio della sua formazione.
Linguaggio poi ereditato da un suo allievo, proprio di Bitritto, Romeo Bovelacci, al quale dal 1983 al 2005 furono commissionati ben 9 statue: l’Ultima Cena (1984), Cristo alla colonna (1998), Gesù davanti a Pilato (2001), Gesù è caricato della croce (2005), Gesù cade per la prima volta (1999), Gesù è aiutato dal Cireneo (1983), Gesù portacroce (2005), Gesù è inchiodato alla croce (2003), Il Calvario (2002).
Assai di recente la commissione di due simulacri ad Antonio Papa da Surano, le quali esprimono pienamente il suo linguaggio realistico e ‘tumultuoso’, Gesù alla corte di Erode (2019) e Gesù coronato di spine (2017), ha fatto raggiungere quota trentuno al numero di Misteri di Bitritto, quasi come se l’antica competizione con Valenzano e altri centri non si fosse mai spenta.
Bisogna però rivelare che non sempre l’uscita dei Misteri, con connesso impegno economico, può essere garantita dalle famiglie proprietarie; così nel caso di Bitritto può accadere che una statua, L’imposizione della croce di Manzo del 1930, non esca in processione dal 1940, colorando di una forte suggestione, mista a nostalgia, le relative foto in bianco e nero di un’epoca lontana, difficile ma devota.

Bibliografia
  • N. Grandolfo, Bitritto e le sue tradizioni. Ricorrenze, riti, consuetudini, cenni storici, ricordi, Litopress, Modugno 1995, pp. 110-125.
Galleria
Giuseppe Manzo, Bacio di Giuda, 1930. Bitritto (BA), coll. privata
Giuseppe Manzo, Bacio di Giuda, 1930. Bitritto (BA), coll. privata
Giuseppe Manzo, La Cattura, 1930. Bitritto (BA), coll. privata (foto Edicola Facchino)
Giuseppe Manzo, La Cattura, 1930. Bitritto (BA), coll. privata (foto Edicola Facchino)
Giuseppe Manzo, L’imposizione della Croce, 1930. Bitritto (BA), coll. privata (foto anni Trenta del XX sec.; dal gruppo Facebook Settimana Santa Bitrittese)
Giuseppe Manzo, L’imposizione della Croce, 1930. Bitritto (BA), coll. privata (foto anni Trenta del XX sec.; dal gruppo Facebook Settimana Santa Bitrittese)
Raffaele Caretta, La Veronica, 1925. Bitritto (BA), coll. privata
Raffaele Caretta, La Veronica, 1925. Bitritto (BA), coll. privata
Raffaele Caretta, La Maddalena, 1925. Bitritto (BA), coll. privata (foto Edicola Facchino)
Raffaele Caretta, La Maddalena, 1925. Bitritto (BA), coll. privata (foto Edicola Facchino)
Raffaele Caretta, Gesù incontra la Madre, 1920. Bitritto (BA), coll. privata
Raffaele Caretta, Gesù incontra la Madre, 1920. Bitritto (BA), coll. privata
Giuseppe Manzo, Gesù incontra le pie donne, 1930. Bitritto (BA), coll. privata
Giuseppe Manzo, Gesù incontra le pie donne, 1930. Bitritto (BA), coll. privata
Giuseppe Manzo, Gesù cade per la seconda volta, 1930. Bitritto (BA), coll. privata
Giuseppe Manzo, Gesù cade per la seconda volta, 1930. Bitritto (BA), coll. privata
Giuseppe Manzo, Gesù cade per la terza volta, 1930. Bitritto (BA), coll. privata
Giuseppe Manzo, Gesù cade per la terza volta, 1930. Bitritto (BA), coll. privata
Raffaele Caretta, San Longino, 1930. Bitritto (BA), coll. privata
Raffaele Caretta, San Longino, 1930. Bitritto (BA), coll. privata
Raffaele Caretta e Salvatore Bruno, Crocefissione e dolenti, 1926. Bitritto (BA), coll. privata
Raffaele Caretta e Salvatore Bruno, Crocefissione e dolenti, 1926. Bitritto (BA), coll. privata
Raffaele Caretta, Discesa dalla croce, 1930. Bitritto (BA), coll. privata (foto Edicola Facchino)
Raffaele Caretta, Discesa dalla croce, 1930. Bitritto (BA), coll. privata (foto Edicola Facchino)
Ignoto cartapestaio del XX sec., Pietà, 1922. Bitritto (BA), coll. privata
Ignoto cartapestaio del XX sec., Pietà, 1922. Bitritto (BA), coll. privata
Giuseppe Manzo, Deposizione, 1930. Bitritto (BA), coll. privata (foto Edicola Facchino)
Giuseppe Manzo, Deposizione, 1930. Bitritto (BA), coll. privata (foto Edicola Facchino)
Processione dei Misteri