Misteri

Misteri

Autore: Ignoti cartapestai pugliesi dei sec. XIX-XX (Nicola De Pandis?)
Titolo: San Pietro / Ecce Homo / Gesù caricato dalla croce / Il calvario / Cristo morto
Comune: BARI
Luogo: Bari-Palese, collezioni private, sedi varie
Diocesi: Bari-Bitonto
Datazione: 1901 (Il calvario); primi anni del XX sec. (Gesù caricato dalla croce; Cristo morto); 1905 (Ecce Homo); 1925-30 ca. (San Pietro)
Restauri:
Caratteristiche: Cartapesta policroma, gesso, terracotta, legno
Iscrizioni:

Notizie storico-artistiche

A Palese – tra la fine del XVIII e l’inizio del XIX secolo un agglomerato d’insediamenti contadini sparsi nella campagna, divenuto nel 1811 «Villaggio Riunito della Marina di Modugno», dal 1928 frazione e poi, dal 1970, quartiere della città di Bari, da cui dista circa 8 km a nord-ovest – due sono i riti più importanti della Settimana Santa: la processione dell’Addolorata, il Venerdì antecedente la Domenica delle Palme (Venerdì di Passione) e la processione dei Misteri che si svolge la sera del Venerdì Santo.
Quest’ultima ha in comune con altri quartieri di Bari (Carbonara, Ceglie del Campo, Loseto) e città dell’hinterland (Valenzano, Bitritto) una particolarità: a eccezione dell’Addolorata, del Legno Santo e della Sacra Sindone, custoditi nella parrocchia di San Michele, tutti i Misteri sono proprietà di associazioni di privati che, tramandandosi di generazione in generazione un ambito onere e onore, provvedono, durante l’anno, alla custodia dei simulacri nelle proprie abitazioni o in locali adibiti allo scopo e a designarne i portatori durante la processione.
Si occupa dell’organizzazione del rito il ‘Comitato Settimana Santa di Palese’ che ha sede presso la chiesa di San Michele Arcangelo, la più antica parrocchia del quartiere, il cui parroco ne è anche assistente spirituale, e che riunisce tutti i proprietari dei Misteri. Difatti fino agli anni Sessanta del secolo scorso alla processione dei Misteri prendeva parte anche la Confraternita di San Michele Arcangelo, patrono di Palese.
Non sono stati ancora rinvenute notizie certe che attestino l’origine del rito palesino. L’unico dato documentario riguarda il manichino vestito dell’Addolorata – con telaio in legno (macinula), testa in terracotta, busto e mani in cartapesta, forse di manifattura napoletana, restaurato alla fine degli anni Cinquanta da un artigiano di Santeramo in Colle (BA) e nel 2017-18 da Luigi Valerio Iaccarino e Giuseppe Zingaro di Andria (BAT) – ancora oggi protagonista della processione del Venerdì di Passione e poi di quella dei Misteri. Esso fu donato, come risulta dai registri parrocchiali di San Michele, dalla nobildonna modugnese Maria Cesarea Majorano il 27 novembre 1859, mentre l’anno dopo all’Addolorata fu dedicato un altare della chiesa. Di quest’ultimo non resta però traccia, poiché la prima parrocchiale, consacrata nel 1846, fu demolita nel 1968, mentre la statua della Vergine si conserva tuttora nella nuova chiesa edificata al posto della preesistente.
La data della donazione dell’Addolorata e insieme quella di esecuzione dei simulacri più antichi, il Cristo Morto (1898) e il Calvario (1901), inducono quindi a ipotizzare che l’origine della processione dei Misteri di Palese risalga alla fine dell’Ottocento, istituita forse, sull’esempio di quelle dei comuni limitrofi, proprio per la presenza nella vecchia chiesa dell’‘essenziale’ simulacro dell’Addolorata e di un primo rito solo a esso legato.
Sempre nei primi del Novecento furono aggiunte al corteo le statue di Gesù caricato della croce, dell’Ecce Homo e del San Giovanni – gli ultimi due entrambi eseguiti nel 1905 – e il Legno Santo. Quest’ultimo, una reliquia della Vera Croce inizialmente ‘prestata’ dalla vicina Bitonto e intorno agli anni Cinquanta sostituita da un’altra reliquia direttamente proveniente dalla Terrasanta procurata da Marta Sgaramella in Lacetera, veniva originariamente condotto in processione dalla Confraternita di San Michele e, come accadeva a Bitonto, su un trono infiorato. Negli anni Sessanta il trasporto della reliquia fu affidato ai giovani e ai giovanissimi parrocchiani, tradizione che, dopo un breve intervallo (2005-2010) in cui il compito di portatore fu ricoperto dal parroco, è stata ripristinata a partire dal 2011 (per maggiori notizie cfr. LA RELIQUIA DEL LEGNO SANTO 2021).
L’ultimo Mistero a essere introdotto in processione in questa prima fase fu il San Pietro (1925-30 ca.) e, a partire dagli anni Trenta e per oltre vent’anni, i Misteri rimasero sette.
Solo nel secondo dopoguerra una migliore condizione economica generale, unita all’impulso devozionale e forse anche all’ambizione di ‘emulare’ le articolate processioni dei Misteri di alcuni comuni del barese, portò più famiglie palesine ad aggregarsi per raccogliere il denaro necessario a commissionare nuovi gruppi scultorei, sempre più elaborati.
Il cartapestaio prescelto fu il leccese Salvatore Bruno (1893-1987), dal 1933 trasferitosi a Bari, il quale nel 1947 aveva eseguito per il rione Macchie, oggi inglobato nel quartiere di Palese, la statua del patrono San Rocco; tuttora usata per la processione che parte dalla chiesa rionale del Sacro Cuore di Gesù, edificata negli anni Trenta del Novecento accanto alla piccola chiesa ottocentesca dedicata al santo, inglobata e utilizzata come sagrestia del nuovo edificio.
Bruno, tra il 1951 e il 1958, realizzò per i palesini ben nove Misteri – la Veronica (1951), La Pietà (1952), La prima deposizione e La Tomba (1953), Gesù alla colonna (1955), L’Ultima Cena, Gesù nell’orto, L’inchiodazione e La seconda deposizione (1958) – e nel 1953 rifece completamente il San Giovanni del 1905.
Solo in tempi più vicini a noi sono state aggiunti i gruppi scultorei di Gesù e il Cireneo, realizzato nel 1995 dal leccese Antonio Malecore (1922-2021), e il Bacio di Giuda eseguito nel 1998 da Romeo Bovelacci di Bitritto.
Con l’aggiunta nel 2011 della Sacra Sindone – modesto dipinto su tela di un artista locale, donato dalla famiglia Grandolfo, che chiude il rito processionale – e infine, nel 2013, della mossa e drammatica Caduta di Cristo sotto la croce, commissionata da una famiglia del posto ad Antonio Papa di Surano (vedi SCHEDA-CARTAPESTAI RESTAURATORI), i Misteri di Palese hanno raggiunto la considerevole cifra di 21 unità.
Come un tempo, la processione dei Misteri inizia nel tardo pomeriggio del Venerdì Santo con l’arrivo, dalle diverse case o dai locali in cui sono state custodite durante l’anno, delle ventuno statue sul sagrato della nuova chiesa di San Michele. Qui, in passato, il rito cominciava con l’uscita dalla chiesa ottocentesca del San Pietro, a quel tempo custodito in una delle nicchie dell’edificio a sinistra dell’ingresso, e dell’Addolorata; oggi è sempre l’uscita dalla nuova parrocchiale di quest’ultima – che, secondo un commovente rito antico e diffuso, si incontra col Cristo morto nella culla – del Legno Santo e della Sacra Sindone, posti in quest’ordine a chiusura del corteo, a segnare l’avvio della processione, dopo la lettura di passi del Vangelo che si riferiscono alle immagini recate a spalla. I Misteri, un tempo suggestivamente illuminati dalle ‘pericolose’ candele posizionate sulle basi processionali, dapprima sostituite da lampade a gas e successivamente da faretti elettrici, seguiti da numerosi fedeli attraversano in una prima fase del rito le vie della parte nuova di Palese, dove particolarmente toccante è il passaggio lungo Corso Vittorio Emanuele, ormai completamente buio e illuminato solo da alcune torce. Da qui il corteo si immerge nella parte più antica del quartiere, finché non raggiunge piazza Capitaneo; ivi si svolge un rito reintrodotto dall’anno 2009: la benedizione del popolo, da parte del parroco, con il reliquiario del Legno Santo, mentre le statue sostano intorno alla pineta immersa in un buio interrotto solo dalle fiaccole e dalle luci dei simulacri.
Dopo la benedizione il corteo ritorna lentamente in chiesa dove, dopo la preghiera a Gesù Crocifisso, avviene il caratteristico commiato con le statue che rientrano frettolosamente nello loro sedi ‘feriali’.

I cinque Misteri più antichi, qui specificatamente esaminati, hanno subito una sorte comune a molti simili simulacri posseduti da privati: varie, indiscriminate ridipinture nel corso dei decenni li hanno deturpati e ‘falsificati’ al fine di renderli ogni Venerdì Santo sempre più presentabili e ‘competitivi’. Almeno quattro di essi presentano però caratteristiche comuni, ancora leggibili: definizione semplicistica di anatomie e visi piuttosto tondeggianti, pieghe ampie e spianate dei panneggi, contenute espressioni drammatiche, qualche incongruenza proporzionale.
Motivi che ricorrono nella produzione del cartapestaio leccese Nicola De Pandis, particolarmente attivo per il territorio barese. Utili possono essere ad esempio i confronti, anche nell’impianto iconografico, tra l’Ecce Homo, il Cristo caricato della croce e il Calvario e gli analoghi Misteri di Carbonara di Bari (vedi SCHEDA-MISTERI), eseguiti dal De Pandis tra la fine del XIX e gli inizi del XX secolo, laddove il San Pietro mostra forti assonanze col San Domenico della chiesa del Carmine di Toritto (BA) dello stesso autore.
Esula da questo gruppo il Cristo Morto, adagiato per la processione su una ‘culla’ lignea dorata di stile barocco, intagliata dal palesino Giuseppe Longo e datata sulla base 1901, sormontata da quattro angioletti in cartapesta coi simboli della Passione. Il simulacro, nel corpo più tornito, nelle pieghe più insistite del perizoma, nelle grosse ciocche di capelli scriminati che incorniciano il livido volto reclinato a destra, sembra infatti riconducibile a una mano diversa da quella degli altri Misteri, forse di qualche artigiano leccese operoso nel maturo Novecento. Ciò troverebbe conferma nei fumosi racconti e ricordi dei discendenti dei ‘soci fondatori’, secondo i quali una prima statua venne realizzata nel 1898 – forse dallo stesso autore dei Misteri più antichi – e portata per la prima volta in processione nel 1902. Essa però non avrebbe convinto i committenti che, dopo qualche anno, decisero di sostituirla con un’altra cartapesta giunta in treno da Lecce alla stazione di Santo Spirito, con tanto di convenzionale miracolo (dal carro che trasportò il Mistero a Palese si staccò una ruota facendo rovinare a terra il carico – i fratelli committenti e il Cristo morto – che però rimase inspiegabilmente illeso).

Bibliografia
  • M. Marsico, Il Venerdì Santo a Palese, Palese 2001.
  • F. Stanzione, La Settimana Santa dei Baresi, Molfetta 2015, pp. 465-467, 477, 495-529.
  • La Reliquia del Legno Santo. 2011-2021. I dieci anni della nuova gestione a cura dei Giovanissimi e dei Giovani della comunità parrocchiale, opuscolo della parrocchia di San Michele Arcangelo di Palese, 2021.
Galleria
Ignoto cartapestaio pugliese dei sec. XIX-XX (Nicola De Pandis?), San Pietro. Palese (Bari), collezione privata (foto della processione dei Misteri 2022; Nicola Cleopazzo)
Ignoto cartapestaio pugliese dei sec. XIX-XX (Nicola De Pandis?), San Pietro. Palese (Bari), collezione privata (foto della processione dei Misteri 2022; Nicola Cleopazzo)
Ignoto cartapestaio pugliese dei sec. XIX-XX (Nicola De Pandis?), Ecce Homo. Palese (Bari), collezione privata (foto della processione dei Misteri 2023)
Ignoto cartapestaio pugliese dei sec. XIX-XX (Nicola De Pandis?), Ecce Homo. Palese (Bari), collezione privata (foto della processione dei Misteri 2023)
Ignoto cartapestaio pugliese dei sec. XIX-XX (Nicola De Pandis?), Gesù caricato dalla croce. Palese (Bari), collezione privata
Ignoto cartapestaio pugliese dei sec. XIX-XX (Nicola De Pandis?), Gesù caricato dalla croce. Palese (Bari), collezione privata
Ignoto cartapestaio pugliese dei sec. XIX-XX (Nicola De Pandis?), Il calvario. Palese (Bari), collezione privata
Ignoto cartapestaio pugliese dei sec. XIX-XX (Nicola De Pandis?), Il calvario. Palese (Bari), collezione privata
Ignoto cartapestaio leccese dei sec. XIX-XX, Cristo morto. Palese (Bari), collezione privata
Ignoto cartapestaio leccese dei sec. XIX-XX, Cristo morto. Palese (Bari), collezione privata
Palese (Bari), ‘Incontro’ dell’Addolorata col Cristo Morto davanti alla chiesa di San Michele Arcangelo, processione dei Misteri 2023
Palese (Bari), ‘Incontro’ dell’Addolorata col Cristo Morto davanti alla chiesa di San Michele Arcangelo, processione dei Misteri 2023
Palese (Bari), piazza Capitaneo, benedizione del popolo col Legno Santo da parte del parroco, processione dei Misteri 2023
Palese (Bari), piazza Capitaneo, benedizione del popolo col Legno Santo da parte del parroco, processione dei Misteri 2023